giovedì 27 settembre 2012
Anniversari
« All life on Earth depends on the existence of a thin shield of a poisonous gas high in the atmosphere: the ozone layer. »
(Ozone Secretariat, UNEP, "Action on Ozone")
Il 16 settembre scorso è stata celebrata la giornata mondiale per la salvaguardia dello strato di ozono, venticinque anni esatti dalla firma del Protocollo di Montreal (qui il testo), prima azione concreta nella messa al bando delle sostanze nocive per l'ozono.
L'ozono (composto da tre atomi di ossigeno, formula chimica O3) in natura si ritrova principalmente in sottile strato che avvolge l'atmosfera terrestre, a circa 25 km dal livello del mare. Questa ''buccia'' ha una funzione molto importante, quella di assorbire la radiazione ultravioletta proveniente dallo spazio, impedendole di raggiungere terra; infatti, tali radiazioni, se assunte a dosi eccessive, danneggiano gravemente gli organismi viventi, provocando l'insorgenza di tumori e di problemi agli occhi e al sistema immunitario. Meglio tenerselo stretto dunque, questo strato di ozono!
Il problema, come emerso da misurazioni fin dagli anni '80, è che alcune sostanze utilizzate dall'uomo ed immesse nell'atmosfera (ad esempio i clorofluorocarburi [CFC], gas refrigeranti) hanno la (spiacevole) capacità di disgregare la molecola di ozono, assottigliandone lo strato atmosferico (per complesse ragioni meteorologiche questo assottigliamento è concentrato sopra le regioni polari, in particolare sopra l'Antartide).
Per correre ai ripari, nel 1987 fu appunto sottoscritto il Protocollo di Montreal, che prevede un percorso, non ancora concluso, di riduzione della produzione e dell'uso dei CFC e altre sostanze, fino al loro bando totale. Ad oggi, il Protocollo è stato firmato da 197 paesi (http://www.corriere.it/ambiente/12_settembre_15/ozono-giornata-mondiale_19831b44-fe7c-11e1-82d3-7cd1971272b9.shtml), ed è stato definito come un esempio di eccezionale cooperazione internazionale: probabilmente l'accordo tra nazioni più di successo (Kofi Annan). Ci vorranno decenni comunque per ritornare ad una concentrazione di ozono al livello precedente agli anni '80 (i gas contenti cloro sono eccezionalmente stabili, e permangono per lungo tempo nell'atmosfera), e pertanto i trattati sono ogni anno discussi ed aggiornati (quest'anno la conferenza dei paesi firmatari si terrà a novembre a Ginevra).
A questo link è possibile visualizzare quasi in tempo reale la situazione dell'ozono sopra il Polo Sud; vi è ben evidente che ancora oggi permane questo enorme ''buco'' sopra l'Antartide che incombe su tutti noi e sul nostro futuro.
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