Agli
scienziati la gente comune spesso
non chiede tanto risposte a complessi enigmi del mondo subatomico o
dello spazio remoto, quanto l'invenzione di macchine e tecnologie che
rendano la sua vita più comoda ed anche divertente. RealityPod.com
ha realizzato in tal senso una
speciale classifica delle invenzioni più attese dalle persone,
invenzioni che potranno farci entrare in quel futuro da tanto, forse
troppo, tempo rimasto confinato nelle pagine dei libri di
fantascienza o in kolossal
hollywoodiani. Vediamo quali sono.
- L'auto che si guida da sola
La stragrande maggioranza degli incidenti stradali sono causati da
distrazioni, dall'inosservanza delle norme di sicurezza o dall'abuso
di sostanze alcoliche o stupefacenti da parte del guidatore umano. La
soluzione sarebbe quindi affidare la guida del veicolo ad un computer
di bordo, il quale, una volta impostata la destinazione, provvederà
a condurre i passeggeri nel luogo desiderato, affidandosi alle mappe
satellitari e coadiuvato da una serie di sensori che gli
consentiranno di conoscere in tempo reale le condizioni del traffico
attorno all'auto.
Negli anni '90, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti avviò
uno studio volto a mostrare il potenziale dei sensori radar e visivi
che avrebbero potuto permettere ai veicoli di muoversi autonomamente.
Oggigiorno, un'azienda leader in questo campo di ricerca è Google,
intenzionata a coniugare intelligenza artificiale (AI) e le mappe di
Google Maps per far guidare una macchina da sola. Gli studi sono
ancora in corso, ma non sembra essere lontano il giorno in cui si
potrà salire in macchina e mettersi comodi a guardare un film,
mentre questa ci condurrà a destinazione in tutta sicurezza.
- L'auto volante
Di veicoli volanti in realtà oggi ne abbiamo di svariati tipi: aerei
di linea, elicotteri, ultraleggeri, convertiplani, mongolfiere,
dirigibili, eccetera. Mancano però ancora nei nostri cieli le
automobili, come quelle dei film di fantascienza. Dovremmo però
rassegnarci: senza ali o eliche (che renderebbero di fatto queste
auto dei piccoli aerei personali) è difficile alzarsi dal suolo; la
scoperta di fantastici motori ad antigravità (ammesso che
questa esista) è tuttora aldilà di ogni possibile previsione. E'
più probabile un futuro popolato da auto “levitanti”, che
faranno uso di binari magnetici di materiali superconduttivi per
“galleggiare” a pochi centimetri dal suolo, eliminando l'attrito
con l'asfalto.
- La città sottomarina
L'idea di popolare il mondo marino costruendo enormi città subacquee
acquistò popolarità negli anni sessanta, quando persino la marina
statunitense commissionò degli studi in tal senso. Tali ricerche
dimostrarono che gli “acquanauti” potevano sopravvivere in questo
ambiente, coltivando orti in strutture chiuse ed autosufficienti.
Tuttavia, similmente a quanto accaduto alla colonizzazione dello
spazio, questo sogno è rimasto nel cassetto, a causa dei costi
esorbitanti e dei vantaggi poco chiari di una simile impresa.
- Il robot maggiordomo
Come Rosie ne “I pronipoti”, è possibile che in futuro un robot
ci preparerà la colazione, pulirà la casa, cucinerà il pranzo e la
cena, farà insomma gratuitamente quei mestieri casalinghi che oggi
tocca fare a noi? Progettare un robot umanoide in grado di svolgere
questi questi compiti in completa autonomia è in verità molto
complesso, sia dal punto di vista dell'hardware (sensori per
orientarsi e riconoscere gli oggetti, attuatori per muoversi) che del
software (l'intelligenza artificiale in grado di identificare
problemi e prendere decisioni); tuttavia, gli esperti in robotica e i
ricercatori stanno sforzandosi di superare queste attuali difficoltà
ed arrivare a creare un robot che possa sostituire senza problemi un
essere umano nelle più routinarie azioni quotidiane.
- Biglietti per Marte
I primi passi sulla Luna compiuti da Neil Armstrong e Buzz Aldrin nel
luglio del 1969 furono salutati come una della più grandi imprese
nella storia dell'umanità; non appena raggiunto quell'obiettivo, già
c'era chi rivolgeva la propria attenzione verso il traguardo
seguente, Marte; sembrava questione di pochi decenni prima che
iniziassero ad essere venduti biglietti spaziali per una vacanza
esotica sul pianeta rosso. La realtà è stata differente: le
difficoltà tecnologiche (tra le quali la difesa contro le radiazioni
e i lunghi periodi in condizioni di micro-gravità) unite alla sempre
più accentuata mancanza di fondi alle agenzie spaziali governative
hanno via via spostato nel tempo il giorno in cui un essere umano
poserà i suoi piedi sul suolo marziano; il presidente degli Stati
Uniti Barack Obama ha posto l'obiettivo di portare un astronauta su
Marte nel 2030, ma al momento su questa avventura spaziale si
allungano ombre preoccupanti.
- Cibo in pillole
Fin
dal diciannovesimo secolo, si immaginava che il cibo del futuro
sarebbe stato sintetizzato chimicamente e distribuito sotto forma di
comode pillole da inghiottire a seconda delle necessità
nutrizionali; tutto questo, era la tesi, per liberare l'uomo dalle
fatiche dell'agricoltura e dell'allevamento e renderlo indipendente
da carestie e crisi alimentari. Per salvare le prelibatezze culinarie
e la cucina così come la conosciamo, oggi ci si limita alla sintesi
chimica del cibo, in particolare della carne animale; tale idea fu
proposta nientemeno che da Winston Churchill, che nel 1931 scriveva:
<<Sfuggiremo all'assurdità di far crescere un
pollo intero, solo per mangiarne il petto o l'ala, facendo crescere
queste parti separatamente in un ambiente adatto.>>.
Continueremo dunque, almeno per un po', a mangiare cibo nella forma
tradizionale; quello che potrebbe cambiare sarà la sua provenienza:
non più un'aia o un pascolo, ma un vero e proprio ''orto''
biochimico.
- Jetpack personale
Evitare il traffico giornaliero o semplicemente divertirsi indossando
il proprio jetpack personale è sempre stato il sogno di molti; nel
1961 un prototipo ad azoto liquido venne provato con successo
dall'esercito degli Stati Uniti, ma l'idea fu in seguito abbandonata
per via della scarsa autonomia del mezzo: poteva caricare
combustibile sufficiente per un solo minuto di volo. Recentemente,
una compagnia neozelandese, la Martin Aircraft, ha testato un jetpack
di ultima generazione, capace di raggiungere i 5000 piedi di altezza
(circa 1,5 km) e con un'autonomia di circa mezz'ora. Questo per ora
sembra essere il massimo per tale tecnologia, che è ancora ben
lontana dalla commercializzazione.
- Il vestito con l'aria condizionata
Nel 1953, un giornalista predisse che nel futuro le persone avrebbero
indossato delle tute dotate di unità per il condizionamento
dell'aria, per mantenerle al fresco d'estate e per riscaldarle in
inverno, eliminando la differenza tra capi d'abbigliamento estivi ed
invernali. L'idea finora non è stata portata avanti, principalmente
per problemi legati al peso e alla potenza di un simile impianto;
sono stati sviluppati però di recente vestiti “intelligenti”,
grazie alla miniaturizzazione dei componenti elettronici, dotati di
diversi sensori ed in grado ad esempio di monitorare la salute di chi
li indossa o generare dell'energia elettrica (poca, a dire il vero)
tramite il movimento. Questi sviluppi non chiudono però del tutto la
porta a futuri vestiti “climatizzati”.
- La casa ad energia atomica
Tra gli anni '50 e '60, nel pieno dell' “età dell'oro” del
nucleare civile, ci fu chi predisse un futuro in cui ogni abitazione
avrebbe avuto il proprio piccolo reattore nucleare domestico che la
riforniva di elettricità e calore per il riscaldamento. Si sa poi
come è andata a finire: tra incidenti e problemi di varia natura (lo
smaltimento delle scorie, la proliferazione del combustibile per uso
militare), i reattori nucleari sono rimasti confinati lontano dalle
case; oggi si preferiscono, per i piccolo impianti domestici, sistemi
ad energie rinnovabili (ad esempio fotovoltaico od eolico), meno
efficienti ma intrinsecamente più semplici e sicuri.
- Il computer più intelligente dell'uomo
Fin
dalla loro invenzione, i computer hanno costantemente migliorato nel
tempo le loro prestazioni. Arriverà il giorno in cui queste saranno
pari a quelle del cervello umano? C'è chi dice di sì, e anche tra
non molto, entro la metà di questo secolo; secondo altri, sarà
impossibile se prima non si capiranno i segreti del nostro cervello.
Paul Allen, co-fondatore di Microsoft afferma: <<Non
si potrà creare un'intelligenza artificiale se prima non si
comprenderà l'intelligenza naturale.>>
Tuttavia, sembra che il problema sia solo quando
e non
se ciò avverrà, nella
speranza che il computer super-intelligente non segua le orme di HAL
9000 di “Odissea nello spazio”.
Articolo
originale:
http://realitypod.com/2012/12/10-future-innovations-everyone-is-waiting-for/
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