No, non è un fotogramma, preso da un film dell'orrore, in cui un innominabile mostro alieno mangia-uomini spalanca le sue fauci per divorare la sua vittima, bensì la particolare bocca della ben più mite, e "terrestre", tartaruga liuto (nome scientifico Dermochelys coriacea), la più grande delle tartarughe marine: gli esemplari adulti possono infatti superare i 2 metri di lunghezza e i 900 kg di peso (http://www.dfo-mpo.gc.ca/science/publications/uww-msm/articles/turtle-tortue-eng.htm); la corazza sulla loro schiena è diversa da quella ''classica'' delle tartarughe, essendo costituita da piccole scaglie ossee disposte a mosaico a formare una caratteristica conformazione che ricorda appunto un liuto.
Questa tartaruga si nutre principalmente di meduse (di tante meduse, poiché singolarmente esse hanno scarso valore nutritivo), e per tali spuntini ha elaborato un singolare metodo di alimentazione (in realtà, dal punto di vista evoluzionistico, si può dire che è il tipo di cibo a selezionare, nel corso del tempo, i predatori con le caratteristiche adatte a mangiarlo, e dunque a sopravvivere): in pratica, la tartaruga, individuata la sua preda, la ingoia intera assieme ad una notevole quantità di acqua marina; quest'ultima deve però essere espulsa dalla bocca e dall'esofago, per non riempire lo stomaco d'acqua. Come farlo senza espellere anche la medusa? Qua entrano in gioco quelle spine che si vedono in foto: mentre i muscoli dell'esofago progressivamente lo "strizzano" per far fuoriuscire l'acqua, le spine, rivolte verso l'interno, trattengono opportunamente la malcapitata preda, che poi viene ingerita definitivamente.
Questa ed altre caratteristiche fanno della tartaruga liuto un animale unico, purtroppo seriamente in pericolo di estinzione (http://it.wikipedia.org/wiki/Dermochelys_coriacea#Conservazione), dopo 90 milioni di anni di esistenza, a causa dell'inquinamento umano dei mari.

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